«nella quotidianità perseguiamo l’obiettivo della sostenibilità ambientale che per noi significa avere un processo produttivo efficiente e non inquinante, che consumi meno energia possibile per preservare le risorse del pianeta. Vogliamo lasciare infatti un mondo migliore alle generazioni future continuando a produrre catene di qualità eticamente e senza sprechi»
Questa è la nostra visione imprenditoriale sulla sostenibilità che oramai è sulla bocca di tutti e ci viene proposta ovunque con il rischio quindi che diventi solo un bel pensiero senza però nessuna concretezza.
Credo profondamente in questo valore e lo sento come un impegno etico e morale non solo per il futuro del mondo ma soprattutto per il nostro presente di uomini, cittadini e imprenditori che viviamo nel nostro territorio.
Fin da giovane amavo la natura, le bellezze del mondo e un mondo sano e pulito. Poi sono entrato in azienda e, diventato imprenditore, ho capito che potevo fare delle scelte concrete per poter lavorare onestamente, eticamente e con un occhio di riguardo all’ambiente. Era il 1988 e non si parlava ancora di sostenibilità ma comunque abbiamo studiato un processo produttivo privo di emissioni in atmosfera e senza scarichi idrici, con pochissimi rifiuti generati e con imballi e packaging riciclabili.
Nel tempo abbiamo continuato a perseguire questa filosofia e oggi la 3C CATENE produce circa 7 milioni di metri annui di catena con soli 120.000 kWh di energia elettrica, 190 m3 di acqua e 200 litri di oli industriali utilizzati. Per arrivare a questi livelli abbiamo continuamente investito in impianti, macchinari, progetti ed organizzazione ma soprattutto in cultura ambientale. Credere che si possa cambiare da soli le cose è utopia ma impegnarsi quotidianamente per farlo e cercare di essere da esempio per i nostri giovani è un dovere di noi grandi.
Dobbiamo trasmettere il valore del bello e del pulito, della lotta agli sprechi in tutti gli ambiti della nostra vita quotidiana ma soprattutto è fondamentale far capire alle giovani generazioni di non limitarsi a parlare di sostenibilità ma cercare di farne una propria identità.
Mi viene da sorridere per esempio quando al bancomat “per salvare il pianeta” viene consigliato di non stampare lo scontrino quando poi la banca stessa ti manda comunicazioni cartacee mai richieste. Questa è sostenibilità o solo propaganda?
Non abbiamo un bell’esempio da chi ci governa, ad ogni livello : troppi sprechi, inefficienze e porcherie; però dobbiamo iniziare noi a crederci e cercando di fare del nostro meglio per preservare al massimo ogni tipo di risorsa che possiamo governare e cercare di mantenerla per chi verrà dopo.
Questo significa per me e per 3C CATENE praticare la sostenibilità, partendo dalle piccole cose e da tutto quello che siamo in grado di poter gestire. Tutto il resto è solo ipocrisia e parlarsi addosso.